Includi: tutti i seguenti filtri
× Soggetto AQ 990
× Paese Italia
× Nomi Loewenthal, Elena
Includi: nessuno dei seguenti filtri
× Soggetto BD 701 - Orlev, Uri

Trovati 6 documenti.

Tocca l'acqua, tocca il vento
0 0
Materiale linguistico moderno

Oz, Amos

Tocca l'acqua, tocca il vento / Amos Oz ; traduzione di Elena Loewenthal

Milano : Feltrinelli, 2017

Narratori

Abstract: Nel 1939, mentre i tedeschi avanzano in Polonia, Elisha Pomerantz, piccolo orologiaio ebreo con la passione della matematica e della musica, scappa nella foresta, lasciandosi dietro la bella e intelligente moglie Stefa. Stefa non si rende conto del pericolo, ma quando la situazione precipita, si chiude in casa, poi viene travolta anche lei dalla tempesta della guerra. Elisha, dopo aver errato per i boschi europei, arriva prima in Grecia e poi in Israele, dove trova rifugio in un piccolo kibbutz, e silenziosamente si rimette a riparare gli orologi, a cercare la musica nella matematica e la matematica nella musica. Stefa, invece, deportata in Unione Sovietica, è costretta a diventare una spia staliniana. E sognano di rivedersi. Tocca l'acqua, tocca il vento è un romanzo insolito per Amos Oz. Venato di realismo magico, ricco di simboli e di speculazioni filosofiche, a tratti misterioso, con momenti di grande dolcezza, racconta la fuga degli ebrei dallo sterminio europeo.

La lenta nevicata dei giorni
0 0
Materiale linguistico moderno

Loewenthal, Elena

La lenta nevicata dei giorni / Elena Loewenthal

Torino : Einaudi, 2013

I coralli

Abstract: Fernande e André sono una giovane coppia in fuga dai nazisti, che insieme ad alcuni amici ebrei trascorre il periodo della guerra in un beato ma angoscioso isolamento. La promessa che si fanno è quella di tornare un giorno alla Casa del sogno: una villa a picco sul mare, in Riviera, sotto un faro. E se molti saranno destinati agli atroci viaggi nei treni piombati, alle camere a gas, loro due ce la faranno. Dopo la guerra Fernande vive intensamente, fra Parigi e la Casa del sogno. Ma il matrimonio con André diventa un rapporto di confidenza e intimità, di quelle che si riservano agli amici. Fernande incontra il Poeta, che le dipinge i muri di casa, si stabilisce da lei e le regala una trasgressione venata di dolcezza. Il passato però resta sempre lì. Non è neanche un'eco, piuttosto una presenza costante, incancellabile, terribilmente dolorosa.

Fiori nelle tenebre
0 0
Materiale linguistico moderno

Appelfeld, Aharon - Appelfeld, Aharon

Fiori nelle tenebre / Aharon Appelfeld ; traduzione di Elena Loewenthal

Parma : Guanda, 2013

Narratori della fenice

Abstract: La guerra è in corso quando Hugo compie undici anni e il ghetto della città ucraina in cui vive insieme alla madre è diventato un luogo ancora più insicuro. Dalla finestra dell'appartamento dove è rimasto solo con lei - il padre è stato spedito in un campo di lavoro - assiste alle deportazioni di uomini, donne, ragazzini come lui. Osserva quello che gli accade intorno, senza trovare un senso, e impara a non chiedere, ma ad ascoltare il silenzio tra le parole. E sarà proprio questa durissima educazione a permettergli di sopravvivere nell'unico rifugio che la madre, per disperazione, è riuscita a procurargli: lo sgabuzzino di un bordello, dove a occuparsi di lui è una prostituta, Mariana. Nascosto dietro la porta, in perenne attesa che si apra e arrivino un po' di cibo e di calore umano, Hugo sente quello che un ragazzino non dovrebbe sentire. Ma nelle tenebre giorno dopo giorno si fa largo la luce di Mariana, radiosa pur nelle sue intemperanze e nelle sue improvvise tristezze, focosa, seduttiva, profumata, irresistibilmente bella. Una magnifica, tragica creatura che gli insegna non soltanto i segreti del corpo e i turbamenti dell'amore, ma che cosa significa essere, fino in fondo e nel modo più importante, un uomo.

Un'intera vita
0 0
Materiale linguistico moderno

Appelfeld, Aharon

Un'intera vita / Aharon Appelfeld ; traduzione di Elena Loewenthal

Parma : U. Guanda, [2010]

Narratori della fenice

Abstract: Un giorno, al ritorno da scuola, Helga, dodici anni e mezzo, trova la madre intenta a preparare una valigia. Quel viaggio improvviso le appare sospetto fin da subito: dove va? Perché parte da sola? Quando tornerà? La sua straordinaria avventura comincia così, dal dolore per una separazione e dal coraggio smisurato con cui rifiuta di accettarla. La madre è ebrea, se pure convertita, e la consapevolezza che sia questo il problema, e che non possa non riguardare anche lei, si fa a poco a poco più chiara: per via degli insulti grossolani dei compagni, dei silenzi imbarazzati del padre, sempre più distante, e dell'isolamento crescente in cui li confina la comunità del piccolo paese dove vivono. Gli ebrei e i non ebrei, impara Helga, sono diversi: nell'aspetto, nel modo di parlare, nelle abitudini, diversi come la gente di città e la gente di campagna, come la madre - fragile, dolce, ironica, a proprio agio con le parole e capace qualche volta di dimenticarsi allegramente dei doveri - e il padre e zia Brunilda, per i quali i fatti, l'ordine e il dovere vengono prima di tutto. Per Helga abbandonare la casa paterna e il rifugio-prigione della zia, mettersi in viaggio verso i campi di prigionia alla ricerca della madre, vuol dire anche esplorare questa diversità.

Paesaggio con bambina
0 0
Materiale linguistico moderno

Appelfeld, Aharon

Paesaggio con bambina / Aharon Appelfeld ; traduzione di Elena Loewenthal

Parma : Guanda, 2009

Narratori della fenice

Abstract: Tsili Kraus vive in un paesino dell'Europa orientale, ultimogenita di una famiglia di bottegai ebrei. Al contrario dei fratelli, a scuola non brilla, e gli eventi quotidiani la lasciano sempre un po' stranita. Ma questa è la sua fortuna: il candore diventa un'ancora di salvezza quando l'odio per la sua gente allunga i tentacoli fino agli angoli più sperduti del Vecchio continente. La sua famiglia, in fuga dalle persecuzioni, la lascia a guardia della casa, e lei, fragile nel corpo e nella mente, passa inosservata agli aguzzini. Da quel momento Tsili comincia a errare senza meta, da una capanna a una fattoria, ovunque qualcuno sia disposto, in cambio di due braccia in grado di lavorare, a offrirle un tetto. Nessuno, però, è molto generoso con lei: c'è chi la batte e chi cerca di possederla, chi la caccia e chi la sbeffeggia. Un giorno incontra Marek, che è scappato da un campo di concentramento e ha negli occhi la disperazione di chi ha visto l'inferno. Le loro due esistenze diventano una sola: insieme trovano conforto e forse una nuova ragione di vita.

Badenheim 1939
0 0
Materiale linguistico moderno

Appelfeld, Aharon

Badenheim 1939 / Aharon Appelfeld ; traduzione di Elena Loewenthal

Parma : Guanda, 2007

Narratori della fenice

Abstract: Il libro è la storia del silenzio surreale che precede la catastrofe. Il silenzio è quello di Badenheim, una località di villeggiatura austriaca, frequentata soprattutto da agiate famiglie borghesi di origine ebraica, nell'estate del 1939; la catastrofe è quella dei campi di concentramento, che si annuncia sempre più incombente e imminente, ma che viene con ostinazione negata da coloro che sono destinati a subirla. A Badenheim tutto continua come sempre, come nelle estati precedenti, come se anche nel 1939 fosse possibile godersi le vacanze: balli, feste, innamoramenti, persino il festival delle arti. E non servono a nulla le voci insistenti di trasferimenti di massa in Polonia, gli ambigui controlli sanitari a cui gli ebrei vengono sottoposti e tutti gli altri segnali che l'estate alla vigilia della Seconda guerra mondiale porta con sé. Sono pochi coloro che davvero realizzano ciò che sta inesorabilmente avvenendo; pochissimi quelli che perdono, comprensibilmente, la testa; gli altri, la gran parte, insistono a negare l'evidenza, a proseguire in un cieco ottimismo che li spingerà a non voler vedere fino all'ultimo, fino al giorno in cui un treno con destinazione sconosciuta arriverà proprio a Badenheim...