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Trovati 2959 documenti.

Right or wrong? Smaschera i 101 errori più frequenti e migliora il tuo inglese per sempre
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Dickens, David - Siano, Emanuela

Right or wrong? Smaschera i 101 errori più frequenti e migliora il tuo inglese per sempre

Edizioni Gribaudo, 12/09/2012

Abstract: SBAGLIANDO S'IMPARA!Ci credono davvero Emy Siano e Dave Dickens, che sono partiti proprio dagli errori più comuni degli italiani per creare un metodo efficace e diretto, che aiuta a imparare l'inglese senza sforzo e con grandi risultati.Che differenza c'è tra have e have got? Si dice I go to Milan o I go at Milan? È più corretto utilizzare holiday o vacation? Come si usa il genitivo sassone?Un corso originale, che parte dagli errori più diffusi tra gli italiani per aiutarli a comprenderne le cause e a non ripeterli mai più. Concentrandosi sulle principali regole e sui casi più eclatanti, apprendere la lingua inglese in modo rapido e duraturo sarà davvero possibile! 101 errori e tante soluzioni per non ripeterli più e molto altro ancora:• schemi esplicativi• box di approfondimento• numerosi esercizi e cruciverba• le basi del business english• curiosità sulla cultura inglese• divertenti vignetteLe tue certezze stanno per crollare, molti dei modi di dire che usi in maniera ricorrente stanno per rivelarsi sbagliati: ora puoi capire perché e ripartire da qui per imparare l'inglese come un vero madrelingua. Visita il sito www.rightorwrong.it per scoprire contenuti speciali ed esercitarti con la pronuncia.

Amabili resti
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Sebold, Alice

Amabili resti

Edizioni e/o, 15/03/2012

Abstract: "Mi chiamavo Salmon, come il pesce. Nome di battesimo: Susie.Avevo quattordici anni quando fui uccisa, il 6 dicembre del 1973""Sebold ci ha dato un romanzo di grande autorità, fascino e coraggio. È una scrittrice unica". Jonathan FranzenDa questo romanzo è stato tratto l'omonimo film di Peter JacksonSusie, quattordicenne, è stata assassinata da un serial killer che abita a due passi da casa. È stata adescata da quest'uomo dall'aria perbene, che la stupra, poi fa a pezzi il cadavere e nasconde i resti in cantina.Il racconto è affidato alla voce di Susie, che dopo la morte narra dal suo cielo la vicenda con inedito effetto straniante. Il libro procede avvincente come un giallo: vogliamo sapere chi l'ha uccisa, cosa fa l'assassino, come avanzano le indagini, come reagisce la famiglia.Ed è Susie che ci racconta tutto questo, aumentando così la nostra partecipazione emotiva. Lei "fa il tifo" per suo padre quando, opponendosi alla svolta che hanno preso le indagini della polizia, capisce chi è il vero assassino e, pur non avendo le prove, cerca d'incastrarlo. Amabili resti è un romanzo che ci commuove senza mai indulgere a sentimentalismi. Le vite dei genitori, dei fratelli e degli amici di Susie, spezzate dalla sua tragica scomparsa, vengono raccontate con lo spirito allegro e senza compromessi dell'adolescenza. E Susie aiuterà tutti, i lettori per primi, a riconciliarsi con il dolore del mondo. Con oltre dieci milioni di copie vendute nel mondo, Amabili resti è uno dei maggiori successi editoriali degli ultimi anni. Il regista Peter Jackson, Premio Oscar nel 2004 per Il Signore degli Anelli, ne ha tratto un film.

Storia del nuovo cognome. L'amica geniale
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Ferrante, Elena

Storia del nuovo cognome. L'amica geniale

Edizioni e/o, 03/10/2012

Abstract: L'amica geniale - Volume secondo"Capii che ero arrivata fin là piena di superbia e mi resi conto che – in buona fede certo, con affetto – avevo fatto tutto quel viaggio soprattutto per mostrarle ciò che lei aveva perso e ciò che io avevo vinto. Lei naturalmente se ne era accorta fin dal momento in cui le ero comparsa davanti e ora stava reagendo spiegandomi di fatto che non avevo vinto niente, che al mondo non c'era alcunché da vincere, che la sua vita era piena di avventure diverse e scriteriate proprio quanto la mia, e che il tempo semplicemente scivolava via senza alcun senso, ed era bello solo vedersi ogni tanto per sentire il suono folle del cervello dell'una echeggiare dentro il suono folle del cervello dell'altra".Ecco Storia del nuovo cognome, secondo romanzo del ciclo dell'Amica geniale. Cominciate a leggere e la scrittura vi catturerà. Ritroverete subito Lila ed Elena, il loro rapporto di amore e odio, l'intreccio inestricabile di dipendenza e volontà di autoaffermazione.Lila ed Elena hanno sedici anni e si sentono entrambe in un vicolo cieco. Lila si è appena sposata ma, nell'assumere il cognome del marito, ha l'impressione di aver perso se stessa. Elena è ormai una studentessa modello ma, proprio durante il matrimonio dell'amica, ha scoperto che non sta bene né nel rione né fuori. Le vicende dell'Amica geniale riprendono a partire da questo punto e ci trascinano nella vitalissima giovinezza delle due ragazze, dentro il ritmo travolgente con cui si tallonano, si perdono, si ritrovano. Il tutto sullo sfondo di una Napoli, di un'Italia che preparano i connotati allarmanti di oggi. Della trama non anticiperemo niente. Storia e forza della scrittura fanno tutt'uno al punto che ci pare sconveniente guastare al lettore il piacere di leggere sorprendendosi a ogni pagina. Meglio dunque abbandonarsi a Lila ed Elena: conoscerle a fondo, riconoscersi sia nella tendenza alla conformità acquiescente sia nella caparbia determinazione a prendere in mano il proprio destino.Dell'Amica geniale hanno detto:"È un libro che trabocca dall'anima come un'eruzione del Vesuvio". (Paolo Mauri – La Repubblica) "Una scrittura densa, sotterranea, odorosa. Che incanta come una danza". (Chicca Gagliardo – Glamour)"È un bellissimo Bildungsroman, anzi due, anzi più di due. Il romanzo di una generazione di amici-nemici". (Paolo Di Stefano – Corriere della Sera)"Una meraviglia senza margini e senza generi". (Valerio Calzolaio – Il Salvagente)"Elena Ferrante se ne sta lì a dimostrare che la letteratura può guarire dai mali del presente, curare lo spirito, fungere da antidoto all'affanno di riconoscersi nella contemporaneità di un Paese sempre più respingente". (Titti Marrone – il Mattino)"Ha il respiro lungo della memoria l'ultimo romanzo di Elena Ferrante".(Anna Maria Crispino – Leggendaria)"Se potessi tornare indietro, non lo leggerei, m'è piaciuto troppo".(Marina Vitale – Letteratu.it)"Un testo che va letto e riletto (ma per farlo ancora più tuo lo si dovrebbe copiare e ricopiare)". (Marina Terragni – Via Dogana)"Un'epopea da non perdere".(Bia Sarasini – Società italiana delle letterate)"Elena e Lila. Ciascuna è per l'altra l'amica geniale: una potenzialità inespressa, un pungolo e un rimpianto, un oggetto dell'invidia e un orizzonte del desiderio". (Beatrice Manetti – L'indice dei libri)

Cronache del mal d'amore: L'amore molesto-I giorni dell'abbandono-La figlia oscura
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Ferrante, Elena

Cronache del mal d'amore: L'amore molesto-I giorni dell'abbandono-La figlia oscura

Edizioni e/o, 24/10/2012

Abstract: I primi tre romanzi di Elena Ferrante in un unico prezioso volumeL'amore molestoI giorni dell'abbandonoLa figlia oscura"Ammirazione stupore e incredulità destò nel 1991 l'uscita dell'Amore molesto. Chi era questa scrittrice che si firmava Elena Ferrante e dichiarava di aver vissuto molto tempo a Napoli e poi in Grecia? Già in quel primo romanzo la sua voce era decisa nitida perfetta. Una voce che alla fitta trama coniugava l'atmosfera soffocante del romanzo poliziesco americano il gesticolare patetico e comico dei grandi personaggi di Samuel Beckett gli angoscianti dubbi sulla propria identità di Virginia Woolf e la confusa e allo stesso tempo cruciale caccia ai fantasmi di Henry James. Difficile dare un'etichetta a un tale romanzo: una donna di circa quarantacinque anni che di fronte all'improvvisa e misteriosa morte della madre tenta di appurare come si sono svolti i fatti. Undici anni dopo nel 2002 uscì I giorni dell'abbandono, opera meno oscura sebbene altrettanto cupa e di grande impatto; una peripezia di disamore solitudine e disperazione senza un briciolo di sentimentalismo senza una pagina superflua. Pubblico e critica tornarono a mostrarsi ancora più ammirati ed entusiasti. Nel 2006 fu pubblicato un terzo romanzo La figlia oscura, incentrato sui rapporti tra una madre e le sue due figlie". (Dall'Introduzione di Edgardo Dobry)Sull'Amore molesto:"Una storia sofisticata e complessa, crudele e intelligente".Dacia Maraini"Il grande libro su Napoli l'ha scritto Elena Ferrante".Franco Cordelli, Corriere della Sera"Una qualità alta, sorprendente". Enzo SicilianoSui Giorni dell'abbandono:"La massima narratrice italiana dai tempi di Elsa Morante". Antonio D'Orrico, Sette/Corriere della Sera"La voce rabbiosa, torrenziale di questa autrice è qualcosa di raro". The New York Times"Ho letto questo romanzo in un giorno, obbligandomi a prendere respiro come fa un nuotatore. I giorni dell'abbandono è stellare". Alice SeboldSulla Figlia oscura:"Il romanzo di Elena Ferrante è strepitoso". Concita de Gregorio, D/La Repubblica"Una formidabile scrittura". Marina Terragni e Luisa Muraro, Io donna/Corriere della Sera

Preghiera per Cernobyl'. Cronaca del futuro
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Aleksievic, Svetlana - Rapetti, Sergio

Preghiera per Cernobyl'. Cronaca del futuro

Edizioni e/o, 24/10/2012

Abstract: Premio Nobel per la Letteratura 2015"Questo libro non parla di Černobyl' in quanto tale, ma del suo mondo. Proprio di ciò che conosciamo meno. O quasi per niente. A interessarmi non era l'avvenimento in sé, vale a dire cosa era successo e per colpa di chi, bensì le impressioni, i sentimenti delle persone che hanno toccato con mano l'ignoto. Il mistero. Černobyl' è un mistero che dobbiamo ancora risolvere... Questa è la ricostruzione non degli avvenimenti, ma dei sentimenti. Per tre anni ho viaggiato e fatto domande a persone di professioni, destini, generazioni e temperamenti diversi. Credenti e atei. Contadini e intellettuali. Černobyl' è il principale contenuto del loro mondo. Esso ha avvelenato ogni cosa che hanno dentro, e anche attorno, e non solo l'acqua e la terra. Tutto il loro tempo. Questi uomini e queste donne sono stati i primi a vedere ciò che noi possiamo soltanto supporre... Più di una volta ho avuto l'impressione che in realtà io stessi annotando il futuro". (Svetlana Aleksievič)

Treni strettamente sorvegliati
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Hrabal, Bohumil - Corduas, Sergio

Treni strettamente sorvegliati

Edizioni e/o, 26/10/2012

Abstract: Come l'ordigno che alla fine esplode, questo romanzo fa sentire a ogni pagina il proprio ticchettio, sino all'ultima riga, quando, riposto il libro e a distanza di giorni, deflagra il capolavoro...Molti conoscono la tenera storia del giovane Miloš, ferroviere in una stazioncina dell'Europa centrale, per averla vista in un film che vinse l'Oscar nel 1966. Miloš, Charlot boemo, diventa adulto tra i propri insuccessi amorosi e gli scintillanti successi del capomanovra Hubička (che stampa timbri sulle chiappe della telegrafista), tra il ricordo del nonno che voleva fermare i tank con l'ipnosi e quella bomba, quella "cosina" che lui, Miloš, deve infilare nel treno dei nazisti. "L'ironia praghese è un gioco apparentemente infantile, folle e stupido in senso superiore, è la battaglia contro una felicitante teoria dello stato e contro l'apparato burocratico. Naturalmente è anche coscienza della vanità di tale lotta. È l'abolizione di una soggettività che è giunta fino in fondo, è la più alta libertà possibile nel mondo senza dio". (Bohumil Hrabal)

Figli randagi
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Oates, Joyce Carol - Letizia, Claudia Valeria

Figli randagi

Edizioni e/o, 26/10/2012

Abstract: Una raccolta di racconti sull'esperienza del crescere negli Stati Uniti, sulla lotta quasi eroica che gli adolescenti affrontano per definire se stessi e i confini della propria libertà. Scritti in un arco di tempo che va dal 1965 al 1972, questi sei racconti descrivono l'universo violento degli adolescenti: lo stupro, la droga, la follia, il divorzio dei genitori, il suicidio. Oltre alla violenza, alla solitudine e al bisogno d'amore, ad accomunare questi giovani c'è una nuova moralità, che non distingue più tra bene e male, bello e brutto, morale e immorale.

Ragazzi di zinco
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Aleksievic, Svetlana - Rapetti, Sergio

Ragazzi di zinco

Edizioni e/o, 28/12/2012

Abstract: Premio Nobel per la Letteratura 2015Dopo averci fatto ascoltare in Preghiera per Černobyl' le voci delle vittime del disastro nucleare, Svetlana Aleksievič fa parlare qui i protagonisti di un'altra grande tragedia della storia sovietica: la guerra in Afghanistan tra il 1979 e il 1989. Un milione di ragazzi e ragazze partiti per sostenere la "grande causa internazionalista e patriottica"; almeno quattordicimila di loro rimpatriati chiusi nelle casse di zinco e sepolti di nascosto, nottetempo; cinquantamila feriti; mezzo milione di vittime afgane; torture, droga, atrocità, malattie, vergogna, disperazione... Gli afgancy, i ragazzi che la guerra ha trasformato in assassini, raccontano ciò che si è voluto nascondere. Accanto a loro, un'altra guerra. Quella delle infermiere e delle impiegate che partirono per avventura e patriottismo. E soprattutto le madri. Dolenti, impietose, stanche, coraggiose."Quello che potrebbe risultare un mero catalogo di orrori assume al contrario la commovente potenza evocativa del coro di una tragedia greca. Dove ogni singola voce, con il suo specifico carico di dolore, contribuisce alla ricostruzione di una storia collettiva ancora terribilmente palpitante".(Franco Marcoaldi, La Repubblica)

La cittadina dove il tempo si è fermato
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Hrabal, Bohumil - Cosentino, Annalisa

La cittadina dove il tempo si è fermato

Edizioni e/o, 26/10/2012

Abstract: "...E allora, mentre svuotavo le cassette con le elemosine per le riparazioni della chiesa, prima presi cinque corone, poi le restituii, ma poi le presi in prestito definitivamente, con la ferma convinzione che le avrei rimesse a posto, dissi anche al Cristo dorato in sagrestia: "Sull'anima mia e parola d'onore, le prendo solo in prestito...", e le mostrai a Gesù, perché vedesse che non stavo prendendo di più. Io ci parlavo spesso con Cristo, perché con Dio non ne avevo il coraggio, soprattutto da quando il contadino Farda, di cui si diceva che per notti intere litigava e gridava contro Dio e Dio contro di lui, dunque questo contadino trasportava l'ultimo carico di fieno e io stavo proprio tornando da scuola e si avvicinava un temporale, Farda frustava il cavallo per riporre il fieno secco in solaio prima che si mettesse a piovere, allora sotto il ponte cominciarono a cadere dei goccioloni e poi scoppiò un acquazzone e venne giù un diluvio, e il contadino Farda prendeva manciate di fieno bagnato e le lanciava per aria, verso i cieli, e gridava a Dio: "To', ingozzati!". E Dio rispose con un lampo che spaccò in due il pioppo sull'argine, e i cavalli tremavano e io pure tremavo...". Questo breve episodio è un esempio del ritmo travolgente del romanzo di Hrabal e della sua comicità. Questa sarabanda guidata dallo scatenato zio Pepin, adorabile matto e poeta spaccone, è il libro più divertente che Hrabal abbia scritto. E se il lettore vi ritrova anche la vena tragica dell'autore praghese, come nelle malinconiche pagine finali, o la vena lirica e sensuale, come nel meraviglioso corteggiamento della macellaia, il più delle volte è costretto a piegarsi in due dalle risate, perché lo zio Pepin, quando è in forma, urla e combina guai come "cento divisioni austriache al comando dell'arciduca Carlo"!

Il divano di Istanbul
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Barbero, Alessandro - Valzania, Sergio

Il divano di Istanbul

Sellerio Editore, 10/06/2012

Abstract: L'impero Ottomano. Un impero immenso, bellicoso e dispotico, un regime tirannico; eppure una straordinaria invenzione di governo multietnico e multinazionale a cui alcuni in Occidente guardarono addirittura come a una desiderabile alternativa.

Il sorriso di Angelica
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Camilleri, Andrea

Il sorriso di Angelica

Sellerio Editore, 10/06/2012

Abstract: Una nuova sfida per il commissario di Vigàta alle prese con una serie di furti "architettati geometricamente, secondo uno schema d'ordine di pedante e accanita astuzia". Tra i derubati, Angelica, giovane donna di folgorante bellezza. In lei Montalbano riconosce i tratti dell'eroina dell'Orlando furioso.

L'ultima corsa per Woodstock
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Dexter, Colin - Zaccagnini, Paolo

L'ultima corsa per Woodstock

Sellerio Editore, 05/09/2012

Abstract: La prima indagine del famoso detective burbero e misantropo protagonista dei romanzi di Colin Dexter: l'ispettore capo Morse, humour tipicamente inglese, vasta erudizione letteraria, competenze musicali fuori del comune, passione per l'enigmistica e le parole crociate, segue il caso di una ragazza scomparsa e ritrovata ore dopo uccisa in modo brutale.

La briscola in cinque
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Malvaldi, Marco

La briscola in cinque

Sellerio Editore, 10/06/2012

Abstract: Al BarLume, in un paese della costa intorno a Livorno, tra un caffè e una briscola in cinque, quattro vecchietti e il barista si ritrovano a chiacchierare, discutere, contendere, litigare e infine indagare sul delitto di una giovane ragazza. E sotto all'intrigo giallo, la vita di una provincia ricca che sopravvive testarda alla devastazione del consumismo turistico.

La forma dell'acqua
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Camilleri, Andrea

La forma dell'acqua

Sellerio Editore, 21/11/2012

Abstract: Il primo omicidio letterario in terra di mafia della seconda repubblica - un omicidio eccellente seguito da un altro, secondo il decorso cui hanno abituato le cronache della criminalità organizzata - ha la forma dell'acqua (""Che fai?" gli domandai. E lui, a sua volta, mi fece una domanda. "Qual è la forma dell'acqua?". "Ma l'acqua non ha forma!" dissi ridendo: "Piglia la forma che le viene data""). Prende la forma del recipiente che lo contiene. E la morte dell'ingegnere Luparello si spande tra gli alambicchi ritorti e i vasi inopinatamente comunicanti del comitato affaristico politico-mafioso che domina la cittadina di Vigàta, anche dopo il crollo apparente del vecchio ceto dirigente. Questa è la sua forma. Ma la sua sostanza (il colpevole, il movente, le circostanze dell'assassinio) è più antica, più resistente, forse di maggior pessimismo: più appassionante per un perfetto racconto poliziesco.

La pazienza del ragno
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Camilleri, Andrea

La pazienza del ragno

Sellerio Editore, 15/12/2012

Abstract: "'La pazienza del ragno' mi è stato letteralmente suggerito dall'aver visto un ragno tessere la sua tela tra un ramo e l'altro di un castagno ultracentenario. E fu proprio mentre l'osservavo che nacque in me il progetto di un romanzo la cui idea portante fosse appunto la tessitura di una sorta di tela di ragno appositamente congegnata per farvi intrappolare la vittima designata. Mi proposi cioè di scrivere un romanzo poliziesco senza omicidi o fatti di sangue, ma con la distruzione sociale di un individuo raggiunta attraverso una macchinazione di raffinata intelligenza" (Andrea Camilleri).

La stagione della caccia
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Camilleri, Andrea

La stagione della caccia

Sellerio Editore, 21/11/2012

Abstract: Camilleri spiega di aver tratto l'idea del romanzo da una battuta registrata nell'Inchiesta sulle condizioni della Sicilia del 1876. All'interrogante, che chiedeva se si fossero verificati fatti di sangue, veniva risposto: "No. Fatta eccezione del farmacista che per amore ha ammazzato sette persone". Come a dire: non è successo nient'altro che un sogno. Il sogno che questo libro viene a raccontare.

La voce del violino
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Camilleri, Andrea

La voce del violino

Sellerio Editore, 08/12/2012

Abstract: "La voce del violino" è la storia di una giovane donna assassinata, di un grande artista che vive da eremita e d'altro ancora. Soprattutto, è una storia di scambi: e Montalbano - delle cui vicende private rimaste in sospeso ne Il ladro di merendine seguiamo lo svolgersi - dovrà decidere se scambiare la propria esistenza per una nuova.

Odore di chiuso
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Malvaldi, Marco

Odore di chiuso

Sellerio Editore, 10/06/2012

Abstract: Un giallo di ambientazione ottocentesca: il castello, i delitti, la nobiltà decaduta, il maggiordomo e, un italiano memorabile, il grande letterato gourmet, studioso di storia naturale, Pellegrino Artusi. Sarà proprio il cuoco baffuto con il suo acume a fiutare il colpevole del gelido delitto piombato nella dimora del barone Bonaiuti.

Per legge superiore
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Fontana, Giorgio

Per legge superiore

Sellerio Editore, 10/06/2012

Abstract: Roberto Doni lavora come sostituto alla Procura Generale di Milano. Sessant'anni, moderatamente conservatore, ha una visione della giustizia legata alle regole e alle procedure. Tutto scorre liscio nella sua esistenza fino a quando una giovane giornalista entra di prepotenza nella sua vita professionale e gli fa assumere una visione delle cose del tutto diversa. Il giudice Doni sta sostenendo l'accusa nel processo di appello contro un tunisino imputato di un omicidio commesso dalle parti di via Padova; roso da niente altro che un tarlo sotterraneo, si lascia affondare in quella vicenda fino a che le sue certezze cominciano a traballare.

Privo di titolo
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Camilleri, Andrea

Privo di titolo

Sellerio Editore, 08/12/2012

Abstract: "Camilleri indaga sulla mistificazione , e smonta, dal di dentro, un monumento di mendacità, di santificazione e manganellante propaganda" (Salvatore Silvano Nigro). Storia di due falsi: un martire e una città.