Trovati 185 documenti.
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Resta ancora tanto da dire : l'ultima lezione / Amos Oz ; traduzione di Elena Loewenthal
Milano : Feltrinelli, 2023
Abstract: Il 2 giugno 2018, all’Università di Tel Aviv, Amos Oz tiene la sua ultima conferenza. Gravemente malato e consapevole della sua imminente fine, le sue parole risuonano come un testamento politico. Fervente difensore della pace, invoca la soluzione dei due stati in Medio Oriente, leitmotiv del suo lavoro e delle sue lotte. “Se non ci saranno qui, e piuttosto presto, due stati, allora ce ne sarà uno solo. E se dovesse sorgere qui un solo stato, non sarebbe uno stato binazionale. Sarebbe, prima o poi, uno stato arabo dal Mediterraneo al Giordano.” Amos Oz da sempre mette in evidenza il pericolo per il popolo ebraico di rimanere una minoranza. Perspicace, mostra tuttavia un inscalfibile ottimismo, ed esorta il popolo israeliano a prendere in mano le redini del proprio destino perché, usando un’espressione dello scrittore Yosef Haim Brenner, “resta ancora tanto da dire”.
All'ombra del ricino / Elena Loewenthal
Sansepolcro : Aboca, 2023
Abstract: “Guarda le piante. Protese verso l’alto eppure con i piedi per terra. Prova a immaginare un albero capovolto: la testa sotto, gli arti in alto. La testa dell’albero, caro il mio David, sono le radici, mica i rami e le foglie. E gli alberi, quanto a stare al mondo la sanno lunga. Molto più di noi umani”. Il ricino è un arbusto, neanche un albero: pieno di ambizioni e contraddizioni, ma niente più che un piccolo fusto quasi raso terra e rami in ordine sparso. Quel poco che è si fa grande, nel bene e nel male, dentro la storia. Il ricino è la prova dell’esistenza di un Dio onnivedente per il profeta Giona. Il ricino è l’infausto olio strumento di tortura del fascismo. A volte, però, queste sue proprietà diventano benefiche: il micidiale purgante aiuta, quando è il caso, ad allargare il canale di parto di una donna che sta per diventare madre e lo farà quasi ridendo, per merito del medicinale estratto dalla pianta. La storia, qui, parte da Ben Gurion che andava in spiaggia e si metteva a testa in giù perché, diceva, quella posizione era provvidenziale per mettere ordine ai pensieri. Su quella stessa spiaggia di Tel Aviv, secoli e millenni prima, ci piace immaginare il piccolo profeta biblico che arriva trafelato, in fuga dall’ordine di Dio che gli ha appena detto: Vai in questa direzione, a fare il tuo lavoro di profeta. E lui niente, si mette a correre nella direzione opposta. E scappa, scappa dal destino sino a quando Dio non gli mette davanti una pianta di ricino.
Stupore / Zeruya Shalev ; traduzione di Elena Loewenthal
Milano : Feltrinelli, 2022
Abstract: Dopo la morte del padre, un famoso scienziato che fra le mura di casa esercitava una cupa tirannia, Atara, architetto cinquantenne dalla burrascosa vita sentimentale e madre di due figli, va in cerca del suo oscuro passato. Ritrovare la quasi centenaria prima moglie di lui e sentirla parlare della stagione eroica in cui entrambi facevano parte della Resistenza contro gli inglesi prima della fondazione dello Stato d'Israele non fa che infittire il mistero. E così le vite delle due donne, di Atara, che non sa nulla di colei di cui porta il nome e che sembra essere la chiave per capire molte cose, e dell'anziana Rachel, che aveva messo una pietra su quel passato, cambiano attraverso l'incontro, le loro parole ma forse soprattutto i rispettivi silenzi. Zeruya Shalev intesse una storia che è al tempo stesso profondamente singolare e collettiva, riuscendo a intrecciare il dramma e l'ironia, la quotidianità più banale e i grandi eventi del passato recente. La storia di due donne, Atara e Rachel, i legami famigliari, l'amore, il senso di colpa e la storia della fondazione di Israele.
Milano : Ugo Guanda, 2022
Abstract: Dopo oltre sessant'anni di assenza una contadina rutena di nome Katerina torna al villaggio natale dove, seduta davanti alla finestra della casa ormai abbandonata, ripercorre i ricordi di una vita. Cresciuta nel periodo che precede la Seconda guerra mondiale in un paese di contadini cristiani, fin da piccola le viene insegnato a temere e disprezzare gli ebrei. Quando, però, alla morte della madre - una donna dura, arrabbiata con il mondo - il padre si risposa e precipita nell'alcolismo, Katerina decide di andarsene e trova lavoro proprio presso una famiglia ebrea. L'impatto con la loro cultura è forte: è difficile per lei abituarsi a quella dedizione al lavoro, al silenzio, alle regole ferree, persino all'odore dei cibi. Il calore della casa, però, la avvolge a poco a poco finché, imparando ad amare quelle persone, lei stessa ne assimila gli usi e i rituali. Ma le violenze dei pogrom arrivano alla loro porta, lasciandola di nuovo sola. Sempre più vicina a questo popolo, al punto da far circoncidere il figlio, Katerina si allontana dai suoi compaesani, mentre le tensioni nella regione crescono... Aharon Appelfeld racconta le devastazioni della Shoah attraverso gli occhi di una gentile che vi assiste, suo malgrado, impotente. Una donna semplice ma forte, capace di affrancarsi dai pregiudizi e che a fine conflitto sceglie di farsi custode della memoria di una comunità, quella ebraica in Bucovina, che non esiste più.
Torino : Einaudi, 2022
Abstract: Essere un rabbino significa vivere con la morte: quella degli altri, ma anche la propria. Significa però soprattutto trasmettere la morte come lezione di vita per quelli che restano: «Così, mi trovo al fianco di donne e uomini che in momenti cruciali della loro vita hanno bisogno di narrazioni». Il tessuto di questo libro di consolazione intreccia strettamente tre fili: il racconto, l'esegesi e la confessione. La narrazione di una vita interrotta, il modo di dare senso a una morte attraverso i testi della tradizione e l'evocazione di una ferita intima o la rammemorazione di un episodio autobiografico di cui ha risvegliato il ricordo seppellito da qualche parte. I testi sacri aprono un varco tra i vivi e i morti: «Il ruolo del narratore è quello di stare sulla soglia, per garantire che resti aperta». E permettere così a ciascuno di fare la pace con i propri fantasmi.
Cinisello Balsamo : Silvana, 2022
Le terre dello sciacallo / Amos Oz ; traduzione di Elena Loewenthal
Milano : Feltrinelli, 2021
Abstract: "Le terre dello sciacallo" è la prima grande opera di Amos Oz, una raccolta di racconti dall'ampio respiro che ha segnato l'affermazione dello scrittore. Nove storie sono ambientate in un kibbutz, l'ultima, invece, è una specie di parabola ambientata in tempi biblici. In questo libro l'Israele di oggi ancora non esiste, ci sono solo piccoli agglomerati di abitazioni e di campi coltivati che, dopo il tramonto, precipitano nel buio e nel silenzio, circondati dall'ignoto. Lì vivono uomini, donne e bambini impegnati in un ambizioso progetto utopico, spinti dal desiderio di fondare una patria ma anche dall'aspirazione a una vita diversa, a nuovi rapporti tra le persone, a una speranza di rigenerazione. Pionieri, sabra, intellettuali europei e rifugiati che hanno un sogno, che hanno combattuto guerre, dato forma a un'ideologia politica per forgiare una nazione. Ma la realtà non è dolce come il sogno. Sono storie conturbanti, sensuali, poetiche e spietate. E lo sciacallo, che insegue il lettore pagina dopo pagina, ulula nella notte fuori dai cancelli.
Milano : La nave di Teseo, 2021
Libertà vigilata : perché le donne sono diverse dagli uomini / Elena Loewenthal
Milano : La nave di Teseo, 2021
L'immortale Bartfuss : [romanzo] / Aharon Appelfeld ; traduzione di Elena Loewenthal
Milano : Ugo Guanda, ©2021
La casa sull'acqua / Emuna Elon ; traduzione di Elena Loewenthal
Milano : Guanda, ©2021
Finché morte non sopraggiunga / Amos Oz ; traduzione di Elena Loewenthal
Milano : Feltrinelli, 2021
Nuova ed
[Vicenza] : Beat, 2020
Abstract: Amir, studente di psicologia a Tel Aviv, e Noa, studentessa di fotografia a Gerusalemme, hanno preso casa al Castel, un tempo campo di transito per i nuovi immigrati dal Kurdistan e ora insieme indistinto di villette e baracche. Dietro il muro del loro appartamento abita il padrone di casa, Moshe Zakian, con la moglie Sima. Nell'appartamento di fronte vive il piccolo Yotam che si sente trascurato da quando Ghidi, il fratello grande, è morto soldato in Libano. Nei paraggi si aggira Saddiq, il muratore arabo che sogna di penetrare nell'appartamento sopra il bilocale di Amir e Noa, nel quale sua madre ha nascosto qualcosa di importante. Quattro case e un desiderio struggente di trovare il proprio posto nel mondo, nel momento in cui il proprio mondo - Israele e le infinite anime che lo compongono - è sconvolto dall'assassinio del Primo Ministro Yitzhak Rabin.
La carezza : una storia perfetta : [romanzo] / Elena Loewenthal
Milano : La nave di Teseo, 2020
Riflessioni sulla questione antisemita / Delphine Horvilleur ; traduzione di Elena Loewenthal
Roma : GEDI Spa, 2020
Riflessioni sulla questione antisemita / Delphine Horvilleur ; traduzione di Elena Loewenthal
Torino : Einaudi, 2020
[Milano] : Bompiani Overlook, 2020
Avevo 15 anni : [vivere, sopravvivere e rivivere] / Élie Buzyn ; traduzione di Elena Loewenthal
[Milano] : Frassinelli, 2020
Il ciarlatano / Isaac Bashevis Singer ; a cura di Elisabetta Zevi ; traduzione di Elena Loewenthal
Milano : Adelphi, 2019
Milano : Feltrinelli, 2019