Abstract: Un giorno il mondo si sveglia e scopre che sonofiniti il petrolio, il carbone e l'energia elettrica.È pieno inverno, soffia un vento ghiacciato ei denti aguzzi del freddo mordono alle caviglie.Gli uomini si guardano l'un l'altro, hannoocchi smarriti e il terrore stringe i loro cuori.E ora come faranno? La stagione gelida avanzae non ci sono termosifoni a scaldare, il ciboscarseggia, non c'è nemmeno più luce a illuminarele notti. Le città sono diventate un desertosilenzioso, senza traffico e senza gli schiamazzie la musica dei locali.Rapidamente gli uomini si accorgono chetutto il benessere conquistato, fatto di oggettimeravigliosi e tecnologia all'avanguardia,è perfettamente inutile. Circondati dal superfluoe privi del necessario, intuiscono che unasalvezza esiste, ma si nasconde in un sapereantico, da tempo dimenticato. Capiscono chese vogliono arrivare alla fine di quell'invernodi fame e paura,"l'inverno della morte biancae nera", devono guardare indietro, tornarealla sapienza dei nonni che ancora erano ingrado di fare le cose con le mani e ascoltavanola natura per cogliere i suoi insegnamenti.Così, mentre un tempo duro e infame si abbattesul mondo intero e i più deboli inizianoa cadere, quelli che resistono imparano ad accenderefuochi, cacciare gli animali costruendotrappole con i rami più teneri, riconoscerele erbe che nutrono e quelle che guariscono.Segnati dalla fatica e dalla paura, i superstitisi faranno più forti e insieme anche più saggi.La fine del mondo storto raddrizzerà glianimi, cancellerà la supponenza del ricco epunirà l'arroganza del povero, che si ritienel'unico depositario di coraggio e resistenza.Resi uguali dalla difficoltà estrema, gli uominisi incammineranno verso la possibilità diun futuro più giusto e pacifico, che arriveràinsieme alla tanto attesa primavera. Ma il destinodel mondo è incerto, consegnato nellemani incaute dell'uomo...Facendo un passo indietro per trovare lavoce più pura e poetica della natura imperiosa, e balzando in avanti con la forza di un'immaginazionevisionaria e insieme intensamenterealistica, Mauro Corona ancora una voltastupisce costruendo un romanzo imprevedibile.Un racconto che spaventa, insegna ed emoziona,ma soprattutto lascia senza fiato per lasua implacabile e accorata denuncia di un futuroche ci aspetta.
Titolo e contributi: La fine del mondo storto
Pubblicazione: Mondadori, 01/12/2010
EAN: 9788804603412
Data:01-12-2010
Un giorno il mondo si sveglia e scopre che sonofiniti il petrolio, il carbone e l'energia elettrica.È pieno inverno, soffia un vento ghiacciato ei denti aguzzi del freddo mordono alle caviglie.Gli uomini si guardano l'un l'altro, hannoocchi smarriti e il terrore stringe i loro cuori.E ora come faranno? La stagione gelida avanzae non ci sono termosifoni a scaldare, il ciboscarseggia, non c'è nemmeno più luce a illuminarele notti. Le città sono diventate un desertosilenzioso, senza traffico e senza gli schiamazzie la musica dei locali.Rapidamente gli uomini si accorgono chetutto il benessere conquistato, fatto di oggettimeravigliosi e tecnologia all'avanguardia,è perfettamente inutile. Circondati dal superfluoe privi del necessario, intuiscono che unasalvezza esiste, ma si nasconde in un sapereantico, da tempo dimenticato. Capiscono chese vogliono arrivare alla fine di quell'invernodi fame e paura,"l'inverno della morte biancae nera", devono guardare indietro, tornarealla sapienza dei nonni che ancora erano ingrado di fare le cose con le mani e ascoltavanola natura per cogliere i suoi insegnamenti.Così, mentre un tempo duro e infame si abbattesul mondo intero e i più deboli inizianoa cadere, quelli che resistono imparano ad accenderefuochi, cacciare gli animali costruendotrappole con i rami più teneri, riconoscerele erbe che nutrono e quelle che guariscono.Segnati dalla fatica e dalla paura, i superstitisi faranno più forti e insieme anche più saggi.La fine del mondo storto raddrizzerà glianimi, cancellerà la supponenza del ricco epunirà l'arroganza del povero, che si ritienel'unico depositario di coraggio e resistenza.Resi uguali dalla difficoltà estrema, gli uominisi incammineranno verso la possibilità diun futuro più giusto e pacifico, che arriveràinsieme alla tanto attesa primavera. Ma il destinodel mondo è incerto, consegnato nellemani incaute dell'uomo...Facendo un passo indietro per trovare lavoce più pura e poetica della natura imperiosa, e balzando in avanti con la forza di un'immaginazionevisionaria e insieme intensamenterealistica, Mauro Corona ancora una voltastupisce costruendo un romanzo imprevedibile.Un racconto che spaventa, insegna ed emoziona,ma soprattutto lascia senza fiato per lasua implacabile e accorata denuncia di un futuroche ci aspetta.
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