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Poesia

La poesia è nata prima della scrittura: le prime forme di poesia erano orali, come l'antichissimo canto a batocco dei contadini e i racconti dei cantastorie. Nei paesi anglosassoni la trasmissione orale della poesia era molto forte e lo è ancor oggi. Successivamente fu accompagnata dalla lira, strumento musicale utilizzato a quell'epoca.

La prima poetessa della storia di cui si abbia notizia fu la sacerdotessa sumera Enheduanna, vissuta nella Mesopotamia del XXIV secolo a.C. Nell'età romana la poesia si basava sull'alternanza tra sillabe lunghe e sillabe brevi: il metro più diffuso era l'esametro. Essa doveva essere letta scandendola rigorosamente a tempo.

Dopo l'XI secolo il volgare, da dialetto parlato dai ceti popolari viene innalzato a dignità di lingua letteraria, accompagnando lo sviluppo di nuove forme di poesia. In Italia la poesia, nel periodo di Dante e Petrarca si afferma come mezzo di intrattenimento letterario e assume forma prevalentemente scritta: intorno alla fine del quattrocento prese piede anche la poesia burlesca.

Nel XIX secolo, con la nascita del concetto dell'arte per l'arte, la poesia si libera progressivamente dai vecchi moduli e compaiono sempre più frequentemente componimenti in versi sciolti, cioè che non seguono alcun tipo di schema e spesso non hanno nemmeno una rima. Via via che la poesia si evolve, si libera da schemi obbligati per poi diventare forma pura d'espressione. Il concetto di poesia oggi è molto diverso da quello dei modelli letterari; molta della poesia italiana contemporanea non rientra nelle forme e nella tradizione, e il consumo letterario è molto più orientato al romanzo e in generale alla prosa, spostando la poesia verso una posizione secondaria.

(fonte Wikipedia)


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Alda Merini 1931 - 2009