«Il Molise esiste e mena forte». Grazie a questa frase pronunciata da Maria Centracchio il 27 luglio a Tokyo 2021, anche la regione più giovane e meno conosciuta d'Italia diventa protagonista di quella indimenticabile estate sportiva. Il suo bronzo olimpico conquistato nel judo è il punto più alto di una carriera iniziata a Isernia e costruita con fatica e tenacia. Una storia piena di cadute e risalite, che dimostra come il sacrificio e il lavoro possano realizzare i sogni più grandi. Sembra una predestinata Maria: il padre ex atleta di livello internazionale e poi maestro; il fratello maggiore campione italiano, quello minore oro alle Olimpiadi giovanili. E invece una serie incredibile di infortuni, seguita dalla mononucleosi e infine dal Covid, trasforma la qualificazione ai Giochi giapponesi in una scalata apparentemente impossibile. Fino al prodigioso recupero, bagnato dalle lacrime sul tatami più prestigioso al mondo, celebrato dalla sua gente come il riscatto della «regione che non esiste».
Antonino Morici è giornalista sportivo della Gazzetta dello Sport dal 2007, si occupa principalmente di calcio, basket e ciclismo. Dal 2014 è responsabile dell'area video del quotidiano, si occupa del coordinamento multimediale della redazione, della creazione e condivisione di contenuti video e dell'ideazione e sviluppo di rubriche per i canali social e il sito del più importante sito sportivo italiano.
Maria Centracchio, judoka, è agente della polizia di stato. Nel 2019 ha vinto la medaglia di bronzo ai II Giochi europei e la medaglia d'oro al Judo Grand Prix di Tel Aviv 2019 nella categoria -63 kg. Nel 2021 ha rappresentato l'Italia ai Giochi olimpici estivi di Tokyo 2020, conquistando la medaglia di bronzo per la categoria 63kg.
Ingresso libero con prenotazione allo 02 88464305 -64300 oppure a c.biblioaccursio@comune.milano.it.
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