Beatrice Alemagna nasce a Bologna nel 1973. Da bambina va pazza per Pippi Calzelunghe, Marcovaldo, Karlsson sul tetto e a otto anni già sa che da grande diventerà una “pittrice e scrittrice di romanzi”. Frequenta il corso di progettazione grafica e comunicazione visiva all’ISIA di Urbino e a soli 23 anni vince il primo premio al concorso internazionale di illustrazione al Salone del Libro di Montreuil.
L’anno successivo si trasferisce a Parigi con l’idea di trovare un ambiente culturale più aperto e pronto ad accogliere i suoi lavori, ritenuti al tempo non comuni, lontani dai canoni classici e da quello che si vedeva nei libri per bambini, soprattutto in Italia.
Diverse città europee cominciano a ospitare sue mostre personali e a partire dal 2006 i suoi libri arrivano anche in Italia, dove piccoli editori indipendenti e innovativi puntano su di lei.
Nel 2008, con la pubblicazione del bestseller Che cos’è un bambino?, comincia la sua intensa collaborazione con la casa editrice Topipittori.
Ci piace perché le sue storie parlano ai bambini e al bambino che c’è dentro ogni adulto e ogni storia può essere letta a diversi livelli di profondità.
Ci piace perché parla di emozioni e aiuta ciascuno a conoscersi e riconoscersi.
Nei suoi libri sa raccontare la complessità del mondo con storie quotidiane, leggere, mai convenzionali, dandoci qualche strumento in più per decifrarla.
Le sue storie ci offrono il punto di vista dei bambini, con uno stile grafico imperfetto, sempre originale. Le illustrazioni a tutta pagina e le inquadrature prospettiche, spesso, inusuali, ci aiutano ad immergerci nella storia narrata.
Le cose che passano. Abbiamo scelto questo libro perché affronta un tema faticoso per tutti con lievità e profondità allo stesso tempo: le cose passano, si trasformano, a volte è un sollievo, a volte, è doloroso.
Ma in questo movimento continuo che sembra inarrestabile, cosa rimane costante? Beatrice ci risponde proponendoci un’immagine e un’emozione così che ognuno possa usare le sue parole per descriverla: un abbraccio intenso, viscerale , esistenziale. Perché se è vero che tutte le cose si spostano e cambiano, l’amore non se ne va e non se ne andrà mai… Ed è rassicurante poterlo dire ai bambini e noi stessi
Ci piace anche la scelta tecnica precisa: per rappresentare il concetto del tempo che scorre e si trasforma ha fatto ricorso a dei fogli di carta trasparente che, una volta spostati, permettono di visualizzare il cambiamento avvenuto. Un espediente efficace, che riesce a comunicare il messaggio con precisione e immediatezza.
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Oppure puoi lasciare un commento in sala ragazzi quando passerai in biblioteca
A questo link puoi trovare un video in cui Beatrice Alemagna si racconta.
E qui "Beatrice Alemagna | Scaffale Basso" tante belle recensioni per conoscere meglio i suoi libri.
Se vuoi rivedere gli illustratori dei mesi passati, eccoli!
Marianna Balducci, Stefano Turconi, Benji Davies, Nicoletta Costa, Jean Jacques Sempé, Irene Penazzi, Felicita Sala, Silvia Borando