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Una vita da film - Giovanni Piazza
Buona scelta di film, peccato per l'impostazione ermeneutica che continua a sembrare l'unica a dover accompagnare ogni discorso di counseling filosofica. L'estetica cinematografica insomma è il pretesto per continuare la critica alla "credenza in verità assolute" di deboliana memoria, che però continuano ad emergere ovunque, sia quelle scientifiche in quello che chiamerei mediocosmo o normocosmo (non micro né macro) sia quelle morali: la vita e i film non fanno altro che convalidarle. Tanti sono gli esperimenti per andare al di là della fisica classica, altrettanti i tentativi umani per scrollarsi di dosso la morale tradizionale, ma intanto il sole domani sorgerà ancora a est, il buono sconfiggerà ancora il cattivo o comunque lo spettatore vi s'identificherà patirà s'immolerà, come nei migliori blockbusters hollywoodiani. A parte queste discutibili impostazioni metodologiche, l'esposizione è chiara e scorrevole; certo, poteva essere l'occasione buona per discutere il finale stonato di "Déjà vu" con l'improbabile viaggio nel tempo sovrapposto dei due Doug contemporanei; oppure la constatazione che noi anche nolenti dimentichiamo il passato, non c'è bisogno della Lacuna Inc. per cancellare interi emisferi cerebrali dai nostri ex, questo ahimè accade già spontaneamente in natura! Devo riconoscere comunque l'efficacia, la necessità, la bontà di questi scritti, di queste recensioni, di queste discussioni: l'importante è continuare a parlarne... e naturalmente parlarne insieme a un filosofo ci arricchisce sempre. MIRKO FONTEMAGGI - 12 mesi fa |
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La prova matematica dell'inesistenza di Dio - John Allen Paulos
Se vogliamo scrollarci di dosso definitivamente il concetto di dio, questo libretto rosso dell'ateologia fa per noi. Altro che vignette sataniche! Questa è blasfemia pura che assicura, a chi ha un po' di logica (matematica) in zucca, un sacco di risate! La kermesse è davvero variopinta, dal prozio di dio all'autofellatio della causa sui, dal rolex di Paley trovato per terra (Oh mio Dio! quindi esiste...) alle macchie di Rorschach linguistiche... Anzi, secondo me tratta fin troppo bene i buddisti (però a pagina 122 si corregge con "qualche versione del buddismo"). Quello che mi preoccupa non è tanto l'accettazione di siffatte prove da parte dei cristiani del primo mondo, che queste teorie hanno cullato in seno nei secoli, quanto la ricezione nell'Africa e nell'Asia fondamentaliste che mancano ancora delle categorie filosofiche adatte... E noi cosa aspettiamo? Prepariamo la calcolatrice e controlliamo bene i conti! MIRKO FONTEMAGGI - 12 mesi fa |
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Che cos'è la tradizione - Elémire Zolla
370 fitte pagine di storia, requisitoria revisionistica, teologia negativa, antropologia dell’homo metropolitanus contrapposto all’homo metaphysicus dell’antichità greca, del medioevo cristiano e dell’Estremo Oriente… Parti davvero misticamente ispirate si alternano diuturnamente ad altre più discutibili, ad esempio quelle, confuse e pretenziose, sulla cabala ebraica; ma in sostanza il libro è godibilissimo, profondo ed edificante, ed il suo nocciolo è riconducibile al titolo di uno dei paragrafi centrali: Il gran criterio della Quiete. Cioè: se siete attivisti, progressisti, edonisti e/o scientisti, questa lettura non fa per voi, senz’altro avete già la vostra “consolazione” e perdereste solo il vostro “prezioso” tempo fenomenico… MIRKO FONTEMAGGI - 12 mesi fa |
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Filippmarlowe e il marito scomparso - Luana Ravecca
Un gatto detective che parla? Mi sa che la Ravecca ha fatto centro con un altro dei suoi simpatici racconti! Finita questa quarantena devo darmi da fare per procurarmelo, non un gatto, dico... il romanzo! MIRKO FONTEMAGGI - 12 mesi fa |
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Monty Python e il Sacro Graal / directed by Terry Gilliam and Terry Jones ; written and performed by Graham Chapman, John Cleese, Terry Gilliam ... [et al.]
Un po' pesante, vuol essere simpatico a tutti i costi, però... sono sempre i Monty Python! MIRKO FONTEMAGGI - 1 anno fa |
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L'ora d'arte - Tomaso Montanari
Pagine commoventi, quelle di Montanari. Mi colpisce soprattutto il riguardo nei confronti del "paesaggio", una sensibilità che non tutti gli amanti dell'arte hanno, quasi sempre chiusi tra le mura di chiese e musei... Osservo, però, certo, che gli scorci liguri incontaminati che conosco bene sono così ma non perché ci sia una "riserva naturale orientata", non c'è nulla.... È suolo pubblico. Libero. Fortunato senz'altro... Forse i liguri sono più civili dei siciliani? Mah! Cioè, parliamo piuttosto di wilderness e meno di ruolo ufficiale delle istituzioni avallato dalle marche da bollo: ad esempio, non solo allo Zingaro è vietato bivaccare, ma c'è pure un biglietto d'ingresso! di 5 €. Una penultima cosa: patria, patria, patria... Parliamo un po' di Umanità! E infine non posso sottacere la "sindrome Angela": Tomaso riesce a infilare due "straordinari" nella stessa riga, penso sia un record... Va bene, l'Italia è il Paese delle Meraviglie, ma non esageriamo con gli attributi, altrimenti passeranno inosservati quando non fastidiosi. Orbetello, sì, ecco, quello che vedo è straordinario, una tantum, una volta in 2500 anni si può anche dire... MIRKO FONTEMAGGI - 1 anno fa |
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L'ingorgo - un film di Luigi Comencini
Si fanno nuove strade e si fanno anche nuove macchine, dicono i poveri ma onorati, gli stessi che stanno fermi mentre il tassametro cammina... that's life! Film di star con camei costosi e inutili, ma tant'è... Sembra l'Italia ferma di una pandemia, con la catena dei commerci e dei servizi bloccata. Imperdibile l'orgasmo da tamponamento del compianto Dewaere. Anche i cattolici illuminati dicono la loro e fanno centro: salvaci dalla plastica, dall'efficienza, dalla produttività. Il tutto in una specie di maccaia declinata nella romanità. MIRKO FONTEMAGGI - 1 anno fa |
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Passione sinistra - regia di Marco Ponti
Indubbiamente battute felici: eiaculazione da tiffany, il glande freddo, l’uomo che venne due volte, la caricano in 101... MIRKO FONTEMAGGI - 1 anno fa |
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Perché non sono musulmano - Ibn Warraq
L'editore Ariele ci regala un piccolo anticatechismo di tutti i monoteismi: faccio mio un monito letto su anobii: "essere musulmano è come essere cristiano, ma ancora peggio!". Illuminante. MIRKO FONTEMAGGI - 1 anno fa |
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Triple agent - regia Eric Rohmer
Sono un po' perplesso, fa parte dei film "politici" di Rohmer, verbosi Kammerspiel à la Malle: buon ripasso di lingua francese e poco di più... MIRKO FONTEMAGGI - 1 anno fa |
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