R: Notturno cileno - Roberto Bolaño
Spunti di riflessione del Gruppo di lettura del Giovedì - Biblioteca Parco Sempione
Nel cuore della notte un uomo, Sebastian Urrutia Lacroix, che è prete, critico letterario e scrittore cileno e ha vissuto l’epoca di Allende e Pinochet, è tormentato dagli insulti di un misterioso personaggio, chiamato giovane invecchiato, che lo costringe a ripercorrere le tappe della sua vita piena di condiscendenza e compromessi.
Il romanzo è stato considerato dal gruppo per lo più complicato per la forma, una lunga confessione senza divisione in capitoli e nemmeno in paragrafi, e per la dovizia di citazioni, in buona parte legate alla scena letteraria cilena dell'epoca. Il ritmo serrato della scrittura è stato apprezzato, riesce a rendere la situazione del personaggio quasi delirante e una sorta di mancanza d’aria.
Urrutia non è stato considerato un personaggio piacevole, volutamente crea disagio nel lettore; pare che nella sua vita tutto sia stato riempito dalla letteratura ed è stato notato un contrasto tra questa pienezza e gli ampi spazi vuoti del paesaggio del Cile. La conquista della cultura non ha reso Urrutia immune dall’odio e dalla paura, e il personaggio rimane in balia di un forte dissidio interiore.
Un libro che non lascia indifferenti e può stimolare a cercare chi si nasconde sotto i personaggi romanzati.