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Il filo della tua storia

E se un giorno tutti noi potessimo scoprire, aprendo una misteriosa scatola ricevuta per posta con l’iscrizione “Contiene la misura della tua vita”, la durata della nostra vita?
Lunga? Corta?
Se potessimo sapere in anticipo quale sarà il nostro destino, cosa accadrebbe?

E’ ciò che immagina l’autrice di questo originalissimo e inquietante romanzo, molto avvincente e soprattutto profondo e riflessivo per la quantità di domande che mi sono posta leggendolo – e che mi è piaciuto tantissimo.

Sembra un giorno qualsiasi quando in tutto il mondo chi ha almeno 22 anni di età riceve una scatola contenente un misterioso filo che indica la lunghezza della vita.
Il mondo intero si divide in fililunghi e filicorti, nonché in chi decide di affrontare il mistero ed aprire la scatola spinto dalla curiosità e chi preferisce continuare la propria esistenza senza aprire la scatola ed ignorando il proprio futuro.
Ciò non toglie che l’intera umanità sembra essere sull’orlo della follia: numerosi governi mettono in campo misure politiche e leggi che si rivelano essere violazioni della privacy o addirittura della libertà individuale: si promulgano leggi per interdire alle cariche pubbliche più elevate i filicorti, così come ad incarichi nelle forze militari o in polizia; e poi si arriva persino a leggi che vietano alle coppie di filicorti l’adozione … e via di questo passo con preoccupanti e gravi decisioni da parte dei governi.

Pare che ormai esista un mondo “prima dell’apertura della propria scatola” ed un mondo “dopo l’apertura”: l’autrice fa dire ad uno dei protagonisti, Ben: “Ho l’impressione che i due tempi siano davvero completamente separati. Non c’è modo di tornare indietro”.
La riflessione che ho fatto leggendo è che sicuramente non è la durata della nostra vita l’unico metro di giudizio a nostra disposizione, perchè possiamo misurare la qualità della nostra esistenza, giorno per giorno, guardando dentro di noi, a ciò che abbiamo fatto e dato, alle amicizie, all’amore per i figli – anziché guardare dentro una scatola.
E mi sono anche domandata cosa farei se ricevessi una di queste tremende, agghiaccianti e sconvolgenti scatole: la aprirei o continuerei a vivere come se non mi fosse stata recapitata?
… e voi cosa fareste? Vorreste sapere la durata della vostra vita?

“Vivi come se il tuo filo fosse corto”.

“La gente vendeva case e averi, abbandonava il lavoro per sfruttare nel modo migliore il tempo che restava. Qualcuno voleva viaggiare, vivere in riva al mare, trascorrere il tempo con i figli, dipingere o cantare, scrivere o danzare.
Altri si tuffavano dentro abissi di rabbia, invidia e violenza”.

Geografia di un dolore perfetto

Questo è uno di quei libri che capisci verso la fine. Sì perchè per le prime 180 pagine vorresti prendere a schiaffi Pietro e Nando e pure l'autore per aver creato personaggi così. Poi però pensi che il libro non lo hai scritto tu e che solo Galiano può addentrarsi così bene nelle pieghe e nelle sfaccettature dei sentimenti umani. Da pag. 180 in poi tutta la tua insofferenza per i personaggi si scioglie ed inizi a capire che questo è un libro che parla sì del difficile rapporto padre e figlio, e di tutto quello che ne comporta, ma soprattutto di amore, in tutte le sue sfaccettature ed alla fine anche di comprensione e perdono. Gli ultimi capitoli poi sono state copiose lacrime che scendevano dai miei occhi! Ho chiuso il libro sapendo già che mi ci vorrà del tempo per assimilare una storia simile, che mi ha scombussolato l'anima, ma sono anche consapevole che da oggi in poi vedrò mio padre con occhi diversi.
Bellissima la copertina come pure la cartolina all'interno.

Il primo sole dell'estate

Capisci che un libro ti piace quando alle 17 inizi a leggerlo e alle 24 sei già a pag. 250 ed il giorno dopo lo finisci. 385 pagine scorrevolissime, ben scritte ed una saga familiare che difficilmente dimenticherai. La storia inizia nel 1947 ed arriva al 2015. Tanti sono i personaggi che vengono raccontati, come pure gli avvenimenti storici. Dalle prime televisioni, ai primi frigorifero, alle prime automobili. Un'Italia fatta di tanti piccoli cambiamenti che coinvolgono i protagonisti. Gli ingredienti ci sono tutti, amori, dolori, tradimenti, nascite, morti, ma soprattutto amore, in tutte le sue sfaccettature. Ci sono poi i viaggi. In un capitolo sei in Inghilterra, in quello dopo in Brasile. Finisci il libro, lo chiudi, e sai già che difficilmente potrai dimenticare una storia che ti è entrata nel cuore fin dalle prime pagine

Sleepwalking / directed by William Maher ; music by Christopher Young ; written by Zac Stanford

Questa è la vera America, o meglio i veri States.
Confort di vita al limite dell'accettabile . Frustrazioni; famiglie sfasciate, anche dal disagio economico; un passato sepolto che non concede pace.....violenza..
Theron bravissima come sempre, anche se non protagonista principale. Bravi anche tutti gli altri: il protagonista è un uomo che si libera finalmente di "un peso" che ha annichilito il futuro suo e della sorella, smettendo di essere un "morto che cammina nella vita " .
(Quanto è vero che non è detto che il giusto sia per forza “Giusto”. Mai giudicare!).

R: Predestination - un film dei The Spierig Brothers

Molto intrigante, dall'inizio alla fine e anche dopo. (Vi troverete a cercare di riprendere le fila della storia, ma forse il vero intento della regia è lasciare questo stimolo all'interpretazione).
Di certo è un gioco sul filo del tempo, e non dico altro per lasciarvene il gusto.
Storia verosimile in parte, in parte....chissà. Forse davvero un giorno o qualcuno lo saprà fare ?
Regia e recitazione validi. Azione ma anche tanto racconto. Ambientazioni ben curate delle varie epoche storiche. Piaciuto!

Hancock / directed by Peter Berg ; music by John Powell ; written by Vy Vincent Ngo and Vince Gilligan

Il supereroe deviante. A tratti davvero divertente.
Grandi acrobazie, tipiche dei film americani, auto e ambientazioni distrutte, con begli effetti speciali, molto verosimili. Una storia da scoprire, e il lietofine.

Quando si è “diversi”, magari migliori, ma davvero diversi, si finisce sempre col estraniarsi dalla "massa". E non si può pretendere che siano i meno “in gamba” ad adeguarsi a chi li surclassa, ma per forza deve essere il contrario.
E ovviamente il supereroe ci riuscirà.

La tristezza ha il sonno leggero - di Lorenzo Marone

L’entusiasmo procuratomi dal primo romanzo di Marone , ( “La tentazione di essere felici”), mi ha spinto a cercarne subito un altro da leggere: grande delusione.
“La tristezza ha il sonno leggero” narra l’ampliarsi di una famiglia di tre persone, in seguito al divorzio dei genitori.
La MADRE sposa un vedovo che ha già una figlia, e con lui mette al mondo due maschi. Il primo di questi si sposa e nasce la prima nipote.
IL PADRE sposa una donna già madre di una ragazza.
La vera trama del romanzo è il rapporto fra figli e figliastri , una vita vissuta dal protagonista con la perenne incapacità di prendere decisioni , rimanendo passivo , a subire le scelte altrui.

Io sono la mela - Beatrice Masini

Non una biografia, ma un'invenzione narrativa dedicata ad una delle voci più interessanti dell'antichità, su cui moltissimo si è detto e scritto e pochissimo si conosce. Dai 9 anni in su, un ottimo racconto, intenso e delicato, inframezzato dai versi della poetessa e dalle belle illustrazioni a complemento della storia.
Molto consigliato.

Il dono

Quando avviene un trapianto di organi, è possibile che con l’organo si trapianti anche l’essenza del donatore, cioè il suo carattere?
E quali sono i pensieri di un trapiantato?
Quali le sue curiosità circa il donatore?
Quale vita lo aspetta ora che “ospita” parte di un’altra persona?

L’ispettrice Flavia Marini è una “donna integerrima, dritta come nessun altro al mondo”, dalla lingua tagliente e con un atteggiamento di superiorità rispetto a tutti che scoraggia chi le sta intorno.
Accompagnata da una squadra di lavoro che ha ereditato e che non sente ancora sua, si trova ad indagare su un agghiacciante serial killer deceduto, Valerio Felici, che in vita ha vestito i panni del figlio adorabile ed a cui sono stati ora estratti gli organi per essere donati.

Il DONO, cioè l’organo trapiantato, pare però essere un parassita nel nuovo corpo in cui vive ed avere portato con sé anche l’essenza dell’assassino ed il suo desiderio di uccidere; Flavia incontra inizialmente “il Cuore” cioè la persona che ha ricevuto il cuore del killer – che da giornalista dedito alla cronaca nera è inspiegabilmente dopo il trapianto divenuto lui stesso un brutale assassino.
Può essere l’organo trapiantato la causa di questa terrificante involuzione da giornalista stimato e di successo ad assassino di eccezionale violenza?
… se è così, Flavia deve rintracciare gli altri 6 trapiantati per salvarli dal baratro che li attende e riuscire a fermarli.

Con una trama intrigante, mozzafiato, assolutamente originale ed uno stile narrativo ansiogeno che mi ha lasciata senza fiato per la crudezza dell’argomento, l’autrice costruisce un thriller in cui mescola sapientemente l’indagine e la medicina perché ci informa capitolo per capitolo della patologia di ciascuno dei riceventi il trapianto: si tratta di uomini e donne spaventati, crudeli, soli, fragili, che riescono a risvegliare anche nel lettore paure nascoste e domande su chi in definitiva noi siamo.
L’indagine si conclude in maniera davvero inaspettata dopo vari colpi di scena ed avendo scandagliato a fondo la psicologia della protagonista e degli altri attori della vicenda, in particolare i trapiantati.
Mi ha affascinato la teoria del GAUNA malvagio che pervade la trama ed è definito sin dalle prime pagine … al lettore il piacere della scoperta di questo thriller terrificante ed avvincente.

“Allora hai già ucciso qualcuno? Prima o poi lo farai. Perché hai dentro un pezzo di lui”.